Hai deciso, diventerai un pilota!
Un pilota o una pilota, ovviamente! Per fortuna anche il mondo dell’aviazione comincia a colorarsi di rosa e non è più così raro vedere le donne pilota o comandante durante i nostri viaggi in aereo. E tu hai deciso di diventare uno di loro. Congratulazioni, ti stai per imbarcare in un viaggio non banale ma certamente pieno di emozioni e che alla fine ti regalerà la licenza chiamata Private Pilot License. Che tu abbia 16 anni o 50, non ti spaventare. Lo sai che negli Stati Uniti è normale cambiare carriera e diventare pilota anche a 40 o più anni? Leggi qui...
PPL – cos’è, che vantaggi ci regala.
La licenza di pilota privato, appunto la Private Pilot License, ci consente di condurre gli aerei a scopi privati, quindi possiamo andare a farci i voli con un aereo di nostra proprietà, del nostro aeroclub o, specialmente all’estero, noleggiare un aeroplano e farci il nostro giro, portando gli amici e parenti con noi, in condizioni meteorologiche di VFR, quindi a vista. Per ottenere la licenza di pilota privato è necessario iscriversi per prima cosa ad una scuola, che può essere, se in Italia, una FTO (Flight Training Organization) o una ATO (Approved Training Organization).
L’età minima per il conseguimento è di 17 anni ma potete iniziare a lavorarci già dopo il compimento del 16simo anno. Sono necessarie 100 ore di teoria (superando l’esame presso ENAC) e (almeno) 45 ore di volo per poter sostenere l’esame pratico finale. I prerequisiti? La visita medica che per la Private Pilot License è la visita di seconda classe. Io però consiglio, se avete già chiaro in mente il vostro futuro percorso professionale, di fare direttamente la visita di prima classe. E’ più impegnativa, questo è ovvio, ma saprete subito se siete potenzialmente idonei a fare il pilota di linea.
- Visita medica
- La visita medica di prima classe: cosa comporta?
- Dove conseguirla? Qui troverete i Centri Aeromedici (in possesso del “certificato AeMC), gli unici autorizzati a occuparsi del conseguimento
- Scuole di volo
- FTO e ATO: cosa scegliere e quale scegliere

Come si svolge il corso?
Prima di iniziare a mettere il piede sull’aereo, probabilmente farete qualche ora di teoria. Vogliamo almeno sapere come fa quella meraviglia con le ali a sostenersi in volo? Una volta capiti i rudimenti essenziali, ecco che si comincia con i primi voli. Sarete subito seduti a sinistra, che è il posto del comandante, anche se probabilmente nelle primissime ore sarà il vostro istruttore a fare il più del lavoro. Dopo il primo decollo, proverete a fare le manovre di base, rendervi conto dei comandi, dove sono posizionati, che effetto hanno sul volo e comincerete a costruire il vostro flow mentale di azioni da compiere.
E’ solo una questione di tempo e di qualche esercizio, tra cui gli stalli in alta quota, le virate strette e altre manovre utili, e inizierete a fare quello che nel gergo si chiama touch and go. Decollate e atterrate, e così via. E un bel giorno, quando avrete intorno alle 12-15 ore, ad un certo punto il vostro istruttore vi dirà di tornare al parcheggio, scenderà, e vi dirà: “Adesso vai da solo!”
Il primo solo flight!
Il primo volo da solo non si scorda mai, almeno credo. Il mio è stato a San Valentino e credo sia stato un segno del destino, l’amore era nell’aria, in tutti i sensi. Penso che proverete un misto di emozione, agitazione, paura ed euforia e prima ancora di rendervene conto, sarete già atterrati con il vostro istruttore che vi accoglie con una pacca sulle spalle. Ben fatto.

Esame finale.
Volerete altre ore, imparerete la navigazione (e altre materie del corso), darete l’esame di teoria e sarete pronti all’esame pratico. L’esame pratico di Private Pilot License dura circa un’ora e mezza, dovrete dimostrare che siete capaci non solo di svolgere le manovre previste ma anche di navigare “alla vecchia maniera”, quindi senza il supporto del gps ma usando la strumentazione di bordo come VOR o NDB (ormai quasi in disuso), dovrete capire le carte e calcolare gli stimati per ogni punto di riporto, cioè ogni punto dove dovrete essere in contatto con il servizio di controllo aereo o il radar.
Completato l’esame, molto probabilmente riceverete una bella secchiata d’acqua al vostro arrivo, per farvi ricordare questa giornata speciale. Siete ufficialmente dei piloti! Ma, si sa, un pilota non smette mai di studiare e di imparare. Quindi, se siete decisi di andare avanti, si continua con la formazione verso l’ATPL. Intanto, ecco qualche video per restare nel tema…