L’atterraggio è una delle fasi più delicate e impegnative del volo e una delle situazioni in cui ci si può trovare è il famoso bounced landing, ossia l’atterraggio con rimbalzo. Troverete decine, se non centinaia di video su YouTube che ci testimoniano che non si tratta di un evento isolato ma prima o poi accade quasi a tutti. La cosa importante è sapere cosa lo causa, imparare a gestirlo e, soprattutto, capire qual è il momento di fare una riattaccata e riprovare, con un assetto, velocità e stato mentale migliore.
Vi ricordiamo che l’atterraggio con rimbalzo non è la prerogativa degli allievi piloti, è capitato spesso (e capiterà ancora) anche ai piloti stagionati ai comandi di grossi aerei commerciali! Non ci credete?
Lufthansa 747 aprile 2024 Los Angeles
Lanzarotte 7 novembre 2023 Canarfly
Sunclass airline 15 settembre 2024 Skiathos
Madeira 9 gennaio 2024 Skandinavian Airilines
E potremmo continuare così per pagine e pagine.
Che cos’è l’atterraggio con rimbalzo?
L’atterraggio con rimbalzo tecnicamente si verifica quando le ruote del carrello principale toccano la pista con troppa velocità o con un angolo di attacco eccessivo, causando un veloce e repentino ritorno in aria. Questo rimbalzo può portare a una serie di atterraggi successivi sempre più instabili che ovviamente vanno ad aumentare il rischio di danni all’aereo e di una possibile perdita di controllo.
Le principali cause
1. La velocità

Uno degli ingredienti di un atterraggio con rimbalzo è un approccio finale con velocità eccessiva. E’ quindi cruciale avere un buon controllo della velocità già durante la fase dell’avvicinamento, allinearsi correttamente alla velocità di atterraggio (che cambia a seconda dell’aereo) e infine eseguire correttamente le fasi di round-out e flare. La velocità dovrebbe continuare a scendere in modo da toccare la pista dolcemente. Se all’inizio non sarete in grado di stimare la velocità (cosa che arriva con l’esperienza), avete l’airspeed indicator che vi viene in aiuto. La velocità non appropriata porta facilmente al ballooning e quindi al rimbalzo.
2. L’assetto dell’aereo

Un altro fattore cruciale, che spesso va a bracetto con il primo, è l’assetto dell’aereo durante l’atterraggio. Il corretto allineamento del velivolo rispetto alla pista è essenziale per evitare un rimbalzo. Le fasi di round out e flare (richiamata) menzionate prima si ottengono variando l’assetto con movimenti molto misurati. Mantenere un assetto di flare adeguato significa sollevare delicatamente il muso dell’aereo durante gli ultimi metri di discesa, permettendo alle ruote principali di toccare per prime la pista. Ci sono mille articoli e corsi su come fare la flare, confermando che è uno dei cruci di quasi ogni allievo pilota.
Una flare troppo pronunciato può portare l’aereo a “saltare” via dalla pista, mentre una flare insufficiente farà sì che il carrello anteriore tocchi per primo, rischiando danni al carrello stesso o all’elica. L’obiettivo è trovare un equilibrio, in cui il flare sia abbastanza leggera da garantire un contatto morbido con il suolo ma sufficiente a far atterrare correttamente il carrello principale.
3. Controllo dell’angolo di attacco
Oltre alla velocità e all’assetto, anche l‘angolo di attacco gioca un ruolo importante. L’angolo di attacco rappresenta l’inclinazione dell’ala rispetto alla direzione del vento e determina il nostro livello di portanza (e di resistenza). Un angolo di attacco troppo elevato potrebbe causare un aumento di portanza e far rimbalzare l’aereo. Ecco perché andrebbe ridotto gradualmente.
L’uso dei flap
I flap ti possono aiutare a controllare la velocità quindi risolvono uno dei problemi. Aumentando la portanza possiamo contare su una velocità di avvicinamento più bassa e un approccio più lento e controllato. Naturalmente nell’utilizzo dei flap, dobbiamo tenere conto anche del sentiero di discesa desiderato, distanza dalla pista e la velocità. (per un articolo sugli flap leggete qui)

E se rimbalzo ugualmente?
Se nonostante tutte le precauzioni l’aereo comunque rimbalza al contatto con la pista, è importante sapere come correggere la situazione. Prima di tutto, mantieni la calma. Prova a correggere dolcemente l’assetto ma senza far scendere l’aereo immediatamente. Anzi, riduci leggermente la potenza e ristabilisci l’assetto corretto. Se riprendi il controllo subito dopo il primo rimbalzo (e il rimbalzo stesso è stato lieve), potresti completare l’atterraggio. La prima reazione dovrebbe essere quella di mantenere la calma e correggere dolcemente l’assetto dell’aereo per evitare ulteriori rimbalzi.
Segui la “one bounce rule”.
Se l’aereo sta per rimbalzare la seconda volta, la riattaccata è la soluzione migliore. Durante l’addestramento il go around è una delle manovre sulle quali viene posta molta enfasi perchè è una manovra di sicurezza più importanti.
Quindi via aria calda dal carburatore (se non l’avete già fatto prima della flare, cosa che noi consigliamo), piena potenza e fate un altro giro. Attenzione ai flap, se siete in una condizione full flap, riducete di una tacca prima della manovra e poi togliete flap progressivamente, sempre considerando la velocità e il sentiero di salita che dovete seguire.
Un atterraggio con rimbalzo non è la fine del mondo. E’ gestibile purché si mantenga la calma. Una volta fatto il go around, dimenticatevi di quel atterraggio mancato e concentratevi su quello che state facendo. Una volta a terra, e non prima, avrete tempo per analizzare le ragioni che vi hanno portato a questa situazione. Restate con il vostro aereo e completate il giro in sicurezza.